Ultima modifica: 9 Marzo 2020

Ce la caveremo

(lettera agli studenti)

                                                                                                                                                              7 marzo 2020

 

Cari bambini, cari ragazzi,

 

ho deciso di scrivervi una lettera, perché ho bisogno di sentire, anche a distanza, il vostro contatto, e che voi sentiate il mio, attraverso queste parole.
Avete letto il titolo?
“Ce la caveremo”.
Sapete da dove mi arriva? C’è un libro, che ho molto amato, come uomo e come padre. Si intitola “La strada”. È di uno scrittore americano che si chiama Cormack McCarthy. Racconta la storia di un padre e di un figlio che, in un futuro in cui la terra è devastata e le minacce sono continue, cercano di percorrere la strada verso una salvezza. Ecco, questo libro, potente, potentissimo, mi è tornato in mente in queste giornate di tensioni e preoccupazioni.
Ad un certo punto, nel libro, fra padre e figlio c’è questo dialogo, che vi riporto per intero:

«Ce la caveremo, vero, papà?
Sí. Ce la caveremo.
E non ci succederà niente di male.
Esatto.
Perché noi portiamo il fuoco.
Sí. Perché noi portiamo il fuoco».

Ecco perché ho intitolato così questa breve lettera.

Noi ce la caveremo. Fidatevi: ce la caveremo.
Sarà dura? Sì, può essere, ma ce la caveremo.
Mi piacerebbe diventasse una frase forte, nella vostra testa e nel vostro cuore: noi ce la caveremo.
Ditela, ripetetela, fatele accendere la fiducia in voi: ce la caveremo.

A chi vi chiede: perché ce la caveremo? Voi rispondete decisi: perché noi portiamo il fuoco. Che significa “portiamo il fuoco”? Significa che dentro ciascuno di voi, dentro ciascuno di noi, c’è un fuoco, una forza che è fatta di coraggio, di desiderio, di determinazione; una forza che si alimenta negli affetti, nell’amicizia, nell’amore dei nostri cari. È anche una forza fatta di intelligenza, di razionalità, di prudenza: perciò vi chiedo di non farvi prendere dalla paura e di ricordarvi le regole che chi ci governa ci ha chiesto di rispettare, perché portare il fuoco significa anche fare qualche sacrificio, adesso. Servirà, servirà.

Voi avete il fuoco, avete tutto questo. Noi tutti, tutti noi abbiamo il fuoco.

E per questo, state tranquilli: noi ce la caveremo.

Un abbraccio e a presto,

                                                     il vostro Dirigente Scolastico

                                                                           Riccardo Ielmini