Ultima modifica: 12 Novembre 2023

G. Macchi

Scuola secondaria di 1° grado “don Guido Macchi” – Brebbia

 

 

scuola don Guido Macchi
piazza Aldo Moro, 1
21020 Brebbia
tel. e fax 03 32 771 625

 

a.s.

 

Struttura, ambienti e attività

Al piano terra troviamo: l’atrio d’ingresso, le aule, il laboratorio Scientifico e numerosi servizi igienici. Sempre al piano terra la scuola è dotata di un ampio auditorium che permette di organizzare importanti momenti di aggregazione con le famiglie come la festa di Natale e di Fine Anno, nonché ospitare interventi di esperti esterni.
Al primo piano vi sono le aule, due aule dedicata al sostegno di cui una dotata di pc e programmi didattici per gli alunni, una biblioteca dove gli alunni possono prendere in prestito i libri e l’aula musica.
Accanto all’edificio scolastico c’è la palestra comunale, con annessi spogliatoi e docce, che viene utilizzata esclusivamente dagli alunni della scuola.
Tutto lo stabile è circondato da un ampio prato in cui ha sede una pista di atletica e un campo esterno di basket.
La scuola secondaria di 1° grado e l’annessa scuola primaria sono servite da un ampio piazzale che può ospitare un centinaio di automobili. 


auditorium

laboratorio scientifico

biblioteca

laboratori pomeridiani

 aula di sostegno

palestra

 aula di musica

prodotti dei laboratori

 

Momenti di storia La Scuola Media Statale venne istituita a Brebbia nel 1970.

Nel primo anno scolastico (1970-’71), si componeva di due classi per un totale di 46 alunni ed era ospitata in nei locali delle scuole elementari. La dirigeva il preside Salvatore Corrias coadiuvato dal prof. Novali, mentre componevano il comitato genitori le sig.re M.T.Binda e A.Maslowsky.

Erano ancora gli anni degli esami di riparazione e, puntualmente, il primo collegio docenti di settembre programmava le prove e le modalità di svolgimento delle stesse; Subito dopo, si procedeva all’organizzazione del nuovo anno scolastico e si attivava la cassa scolastica, alla gestione della quale partecipava il parroco di allora, nonchè prof. di religione, don Guido Macchi.

L’anno scolastico 1974-’75 si caratterizzò per l’attivazione dei decreti delegati: il preside S.Corrias, con diverse riunioni, organizzò l’elezione degli organi collegiali del 6 febbraio 1975 e come primo presidente del consiglio d’istituto fu eletto il sig. Piero Guabello; Le 9 classi, organizzate in tre corsi, erano in parte ospitate in locali della parrocchia e nello stesso anno il collegio docenti abolì gli esami di riparazione.

Nel triennio seguente la scuola registrà la sua massima espansione in termini di iscritti: ben 4 corsi. Al preside S. Corrias, dimissionario, subentrava il prof. Enrico Somma, mentre don Serafino Favotto sostituiva don G.Macchi; diversi docenti si alternavano e giungeva il primo insegnante che avrebbe conservato a lungo la titolarità: la prof.ssa Corinna Ferrario.Nell’anno scolastico 1976-’77 partiva la prima esperienza di “Tempo pieno” con l’attivazione della mensa scolastica e dello studio sussidiario pomeridiano, in aggiunta alle libere attività complementari. Nello stesso anno la scuola media di Brebbia raggiungeva la sua massima espansione: 230 iscritti, organizzati in 4 corsi.

Sei anni dopo, il numero degli alunni scendeva sotto il tetto dei 200 e via via si passava ai 150 del 1990, ai 114 dell’anno scolastico 1995-’96, organizzati nei due corsi A e B, ai 96 alunni dell’anno scolastico 1998-’99.Dopo aver toccato il minimo storico e aver superato il rischio di scomparire come istituzione (grazie ad un meticoloso lavoro di concertazione tra Enti Locali, Provveditorato agli Studi, Presidenza di Besozzo e Direzione Didattica di Besozzo, promosso e coordianto dall’assessore pro tempore di Brebbia, Cosimo Dragone, che portava alla costituzione dell’istituto comprensivo statale “G. Adamoli”), negli anni seguenti il numero degli iscritti tornava ad aumentare, raggiungendo i 120 nel 2004-2005, i 150 nel 2005-2006, 170 alunni nell’a.s. 2006-2007 e a superare i 190 alunni negli anni 2010-2011 e 2011-2012.

La presidenza Somma registrava alterne vicende, con l’alternarsi di Presidi incaricati: Laghezza, Crisci e Santini. Nel 1985 il Preside E. Somma veniva sostituito dal prof. Caporusso che conservava la titolarità fino al 1988, anno in cui subentrava il prof. Emilio Tartaini.
Alla prof.ssa Maria Ferrara giunta nel 1978, seguiva la prof.ssa C. Ossola nel 1983, suor Raffaella I. e la prof.ssa G. Crisci nel 1984, la prof.ssa M. Arnaldi e M.Tessaro nel 1985, il prof. V. De Silvestri nel 1987, e via via M.T. Scotti, L. Fratello, C. Dragone, E. Rovera, A. Colombo, P. Maretti, A. Guerra, P. Bocchi, I. Corti, P. Piemontese e numerosi altri insegnanti che oggi assicurano la continuità dell’istituzione.

Fin dai primi anni la scuola media offriva agli utenti due lingue comunitarie: Inglese e Francese che si conservano tuttora mentre, a partire dal 1988, iniziava l’esperienza del tempo prolungato, con le attività di laboratorio ed una terza lingua: lo Spagnolo. Nell’anno scolastico 1989-’90 la scuola media “don G. Macchi” perdeva la sua titolarità divenendo una sezione staccata, inizialmente di Travedona, successivamente di Cocquio e, nel 1996, della scuola media “G. Adamoli” di Besozzo.

Attualmente, la scuola Secondaria di 1° grado “don G. Macchi” (ex Scuola Media), è un plesso dell’istituto comprensivo statale “G. Adamoli” di Besozzo.

La costruzione dell’edificio fu realizzata durante la presidenza del prof. E. Somma e venne inaugurata il 4.12.1982, alla presenza dell’ex ministro Giuseppe Zamberletti, di mons. Citterio, del presidente della regione Lombardia, Sergio Marvelli e di tutta la giunta comunale presieduta dal sindaco Edoardo Franzetti.

 

L’impegno per la costruzione del nuovo complesso (con il fabbricato sorto su un terreno di 18000 mq), fu portato a compimento dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Peppino Pinorini. Il primo progetto era stato approvato dal consiglio comunale nel 1975 e l’opera, con le successive modifiche, fu finanziata dalla “legge per l’edilizia scolastica sperimentale”. L’edificio si sviluppa su due piani: piano terra e primo piano.